Gorizia celebra i santi Ilario e Taziano

Tuesday 15 March 2022

Trent’anni fa il papa Giovanni Paolo II, poi riconosciuto come santo, ha visitato la città di Gorizia. Era l’inizio di maggio 1992: il crollo del muro di Berlino era un ricordo fresco, la Slovenia aveva dichiarato l’indipendenza da meno di un anno; le guerre dei Balcani erano all’inizio… In quel momento non si poteva immaginare cosa sarebbe stata l’Europa degli anni successivi. I tristi eventi di questi giorni che toccano dal vivo l’Ucraina ma coinvolgono tutta l’Europa dicono quanta strada ci sia ancora da fare per armonizzare e valorizzare Oriente e Occidente.

Nel 1992 il papa polacco aveva usato delle parole che oggi possiamo definire profetiche e che hanno delineato in modo chiaro e con larghe vedute l’identità e la missione di Gorizia. Sono le parole che sono impresse su una lapide posta sul palazzo della Prefettura in piazza della Vittoria. “Gorizia, situata all’incrocio di correnti di pensiero, di attività e di molteplici iniziative, sembra rivestire una singolare missione, quella di essere la porta d’Italia che pone in comunicazione il mondo latino con quello slavo: porta aperta sull’Est europeo e sull’Europa centrale”

Nel contesto di preparazione a Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, la festa dei patroni è l’occasione per riprendere la profezia di S. Giovanni Paolo II su Gorizia, porta aperta, in modo da diventare sempre più “Capitale della Cultura Europea”, secondo il gioco di parole suggerito dal vescovo Carlo. Inoltre gli scontri in Ucraina rendono quanto mai attuale una riflessione sull’Europa e sull’incontro tra Oriente e Occidente.

Martedì 15 marzo dopo la messa della sera, alle 19.15 in cattedrale, verranno cantati i primi vespri della solennità dei Ss. Ilario e Taziano: è la preghiera della Chiesa maturata per secoli nell’esperienza monastica. A presiedere la preghiera sarà don Fulvio Marcioni. Per l’occasione saranno visibili i reliquiari dei Ss. Ilario e Taziano e alcuni paramenti antichi.

Mercoledì 16 marzo, giorno di festa dei Patroni Ss. Ilario e Taziano, ci sarà la solenne concelebrazione eucaristica alle 11.00 presso la cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo di Gorizia mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e concelebrata dai sacerdoti della città. L’animazione musicale sarà curata della Cappella Metropolitana diretta dal m.o Fulvio Madotto.

Nel pomeriggio del giorno di festa alle 18.00 presso il Palazzo De Bassa in passaggio Edling verrà consegnato il premio “Ss. Ilario e Taziano – Città di Gorizia” ad un concittadino che si è particolarmente distinto nel promuovere la città di Gorizia. La commissione che assegna il premio è formata dal Decano della città, dal Sindaco, dal parroco della cattedrale in rappresentanza dell’Arcivescovo di Gorizia, dall’assessore alla Cultura, dal presidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, dal presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Gorizia, e dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

L’incontro culturale centrale si svolgerà giovedì 17 marzo alle 20.00 presso il centro L. Bratuž di viale XX Settembre. Mauro Ungaro, direttore di Voce Isontina e presidente nazionale della Federazione dei Settimanali Cattolici farà dialogare l’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e l’arcivescovo di Maribor, mons. Alojzij Cvikl SJ. Oltre ad essere arcivescovo in Slovenia, mons. Cvikl è stato provinciale dei gesuiti in Slovenia e rettore del Russicum, il collegio a Roma voluto da Pio XI e dedicato agli studi della cultura e della spiritualità della Russia. Il titolo della serata “Gorizia-Nova Gorica: missione Europa!” intende offrire il contesto per riprendere e approfondire la missione e l’identità di Gorizia a partire dal messaggio lanciato 30 anni fa da S. Giovanni Paolo II in visita a Gorizia.